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Mia madre non è più qui. Stamattina quando se n'è andata chiudendo la porta ho capito quanto mi abbandoni ogni volta. La disegnerò una sera. Un segno leggero fino al soffitto. Un viso simile a un fiore.
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E poi.
Quegli improvvisi violini.
Nel silenzio un maestoso concerto da chiesa.
Vorrei tornasse senza preavviso.
Vorrei sovrapporla a quel segno leggero dal viso simile a un fiore.
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Ho baciato uno sconosciuto. Ne provo disgusto.
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Jule si confida con me. Parla spesso di pene d'amore. Quel suo corpo pieno di suoni si siede il martedì sul divano cremisi e conversa in mia assenza. Crede di essere una di quelle amiche migliori ma in verità è solo una donna dai silenzi mancanti. Le ho confidato il segreto del bacio inaudito e lei è trasalita. Le tremava la voglia di provare la stessa emozione. Si eccitava del disgusto di un'altra.
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