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 E ora ridete. Questa è la pausa in cui vi consento di ironizzare sulla vostra esistenza. Guardate sul palco Claudine addormentata. Sogna di uccidere ogni passante. Non riuscirete a fermarla e quindi vi concedo il sorriso. Pensatela non esistente. Una fantasia criminale.
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 Inizio ad odiare l'estate. Il rumore del sole.
Non aspetto che lo svenimento. Questa è l'ora in cui si concede. Mi rilassa le membra portandomi in sogno. Uccido persone. Ho un arma dorata molto pesante incastonata nel polso.
Nell'aria un riflesso che accenna la sera. Nel sonno osservo il passeggio.
Quel dondolare impreciso che si consuma all'orizzonte. Quelle vecchiette adornate di spine. le azzanno alla vena del cuore.
Una di loro mi vede osservare lo scempio senza espressione. Grida chiamandomi iena.
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Jim mi lascia così. Mi lascia impazzire.
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Ora ho paura di addormentarmi. Ho paura dei pensieri assassini.
Le magnolie sul tavolo della stanza da pranzo sembra respirino. La loro eleganza m'incanta.
Chiedo a Dio di trasformarmi in un fiore. In ginocchio sul marmo lo prego di darmi petali al posto del corpo.
Sarei profumata e intoccabile.
Sarei una di quelle cose nate per morire all'istante.
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