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 Non riesco a ricordare la femmina fittizia.
Del viso che pochi accenni.
Il trucco deformava armonie inquietando il ricordo.
Quell'ingresso nell'offrirsi all'anziano mi inseguirà la vita.
Continuano a domandarmi l'innominabile.
Riparto ogni volta dalla fessura.
Dal sangue che ne coloriva lo spazio.
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 Non esserci mentre cancello il mio viso.
Ricostruisco sovrapponendo.
Modifico linee.
Lo specchio mi ha dentro.
Sacrificata come un agnello.
E' ritornata con la voce una sentenza.
Ho risposto "non sono un'assassina".
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Jim ha chiamato. Mi sono innamorata di lui.
Delle sue mani. Ha il viso nelle mani. Avrei voluto registrargli la voce e metterla sotto il cuscino.
Vorrei addormentarmi ogni notte con il suono della sua bocca.
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"E noi,l'una dell'altro
i colli reclini attorcigliammo
come due cigni solitari."
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