?La mia generazione ha perso?, dice Giorgio Gaber, ma in realtà non è vero. Non è vero, perché, come lui stesso spiega nelle note che accompagnano l?album, la sua è ?una generazione che con generoso slancio utopistico a volte velleitario, a volte contraddittorio, ha creduto in valori e progetti dei quali ben poco si è realizzato. Ma nonostante tutto non c?è traccia di rassegnazione, grazie all?ironia, alla forza vitale, all?incrollabile fede laica nelle possibilità di riscatto dell?individuo?.
E allora ?La mia generazione ha perso? è l?occasione per un bilancio, e per affrontare con la consueta onestà intellettuale e senza ipocrisie un?analisi lucida e spietata di quella realtà che ha visto finora protagonista la generazione alla quale lui stesso appartiene.
Per realizzare questo album, oltre alle recenti composizioni inedite, Gaber ha selezionato, e in qualche caso rielaborato, alcune delle canzoni più significative di questi ultimi anni.
Ed ecco i temi della politica (?Destra-Sinistra?, ?Qualcuno era comunista?, ?Il conformista?), dell?amore (?Quando sarò capace d?amare?, ?Un uomo e una donna?, ?Il desiderio?), del sociale (?Si può?, ?La razza in estinzione?, ?Il potere dei più buoni?, ?L?obeso?) con alcuni momenti di riflessione filosofica di grande intensità e spessore (?Canzone dell?appartenenza?, ?Verso il terzo millennio?).
Il disco contiene anche tutti i testi delle canzoni con i commenti di personaggi importanti, tra i quali Mina, Ivano Fossati, Antonio Ricci, Fausto Bertinotti.
Il sito (non ufficiale) di Giorgio Gaber
http://www.giorgiogaber.cjb.net/
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