In questi giorni, l’audience di ‘Striscia la Notizia’ è salita alle stelle per i suoi scoop sulle presunte truffe di Wanna Marchi e figlia, fino a toccare il record di oltre 11 milioni e mezzo di telespettatori, pari al 41.03% di share, registrato martedì undici dicembre.
Non è certo la prima volta che uno scandalo viene alla luce grazie alla tv, visto che ormai da anni ‘Striscia’ e altre trasmissioni come ‘Le Iene’ denunciano truffe e disservizi grandi e piccoli.
Basti pensare alla clamorosa truffa dei benzinai, all’inquinamento da elettrosmog di Radio Vaticana, alle discariche abusive, alle vecchie bombe inesplose mai disinnescate, allo scandalo dell’uranio impoverito o a quello dell’aeroporto di Forlì… Ce n’è per tutti i gusti, insomma.
Viene allora da chiedersi perché i cittadini, per risolvere i loro problemi, preferiscano rivolgersi a una trasmissione satirica, piuttosto che a chi di dovere. Secondo la redazione di ‘Striscia’, le persone che si rivolgono alla tv lo fanno perché non sono state precedentemente ascoltate dalle forze dell’ordine. Aggiungono però che spesso ciò è dovuto al fatto che si tratta di piccole truffe quotidiane, poco adatte ad essere risolte da organi più convenzionali.
Fatto sta che spesso queste denunce hanno innescato diverse indagini ufficiali…e allora: ben venga la tv ‘giustiziera’!