Il 2001, nella storia della televiosione, sarà forse ricordato come l’anno del sorpasso storico che ha visto i programmi d’informazioni battere quelli d’intrattenimento. Questo dato è emerso delle rilevazioni dell'Auditel realizzate da Universal Media, agenzia specializzata nell'analisi degli ascolti tv appartenente al colosso pubblicitario Mc Cann Erickson.
nel 2001 il varietà ha vissuto una vera e propria crisi, che ha visto la chiusura o la bocciatura di trasmissioni come ‘Il gladiatore’ (15% di share), ‘Italiani’ (14%), ‘Tacchi a spillo’ (7%), ‘Survivor’ (10%)... perfino il ‘Grande Fratello’ ha perso ascolti, pur raggiungendo buoni livelli di share.
I tg hanno avuto invece ascolti record: il Tg3, con ‘Primo piano’ raggiunge il 14% di share in seconda serata e guadagna nell'edizione della sera passando dal 16,40 al 17% di share.
L'edizione diurna del Tg5 di Mentana passa dal 21,93 al 25,16%, mentre quella della sera arriva al 28,35% guadagnando oltre due punti rispetto al 2000. Stessi risultati per il Tg1, che guadagna in tutte le edizioni, così come il Tg2, che registra un boom nell'edizione della notte (dallƎ,85 al 9.68%).
In media le edizioni delle 20 di Tg1 e Tg5 sono state seguite, rispettivamente, da 11 milioni e mezzo di spettatori, ‘ascolti da varietà’ come li definisce Milka Pogliani, presidente dei pubblicitari, che dichiara: ‘se si considera gli incrementi che hanno avuto ‘Costanzo Show’ e ‘Porta a Porta’ possiamo dire che ormai dal punto di vista pubblicitario l'informazione può gareggiare con il varietà, anche se i pubblici sono diversi’.
Antonio Di Bella, direttore del Tg3, afferma invece che ‘gli ascolti per eventi come la guerra in Afghanistan o la crisi argentina dimostrano come l'opinione pubblica segua con interesse quanto accade nel mondo. Da questo punto di vista, sicuramente gli alti ascolti derivano dagli avvenimenti internazionali. Ciò nonostante i dati parlano da soli: anche l'informazione regionale ha subito un netto incremento di ascolti’.