Ci piacciono le immagini elettroniche, il loro caratteristico povero potere risolutivo, la loro natura che le genera evanescenti,
non durature.
Ci piace la loro similitudine con le immagini mentali che noi percepiamo come chiare e definite da qualche parte nella nostra mente, mentre non sono altro che il momentaneo ricomporsi di oscuri ed iperframmentati codici biochimici.
Lavoriamo con immagini elettroniche a bassa risoluzione, proprio come se fossero le nostre immagini mentali, poco definite ed estremamente volatili
Il nostro occhio sulle dinamiche della realtà esterna è la telecamera, la usiamo per ottenerne le scene dei video, ma anche solo per estrapolare dal flusso una singola immagine che poi elaboriamo e stampiamo con uno speciale plotter a cera, sulla tela.
Il nostro è un lavoro sulla persistenza corticale dei ricordi e delle immagini mentali e sulle dinamiche neuronali che ne sono alla base.
Per saperne di più visita il sito: www.bianco-valente.com?
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